CHI SIAMO
DATI DELLA SCUOLA | |
Denominazione | ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "MARIO LODI" |
Località | ROMA |
Indirizzo | VIA GIUSEPPE D'AVARNA, 9/11 |
Tel. | 06 65 743 707 |
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E-Mail-PEC | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |
C.a.p. | 00151 |
C.F. | 97714020589 |
C.M. Istituto Comprensivo | RMIC8FY006 |
C.M Secondaria | RMMM8FY017 |
C.M. Primaria | RMEE8FY018 |
C.M. Infanzia | RMAA8FY013 |
Cod. Univoco | UFDE1Y |
C/C postale | 1009407188 |
IBAN | IT29U0760103200001009407188 |
CARICHE |
NOMINATIVI |
Dirigente scolastico | Avv. ROBERTO DI MATTEO |
D.S.G.A. | GIUSEPPE CANNA |
COSA FACCIAMO
SIAMO UNA SCUOLA INNOVATIVA: IL NOSTRO PROGETTO DIDATTICO AVVIATO NELL’A.S. 2017/18
Il Collegio Docenti dell’I.C. Mario Lodi ha deliberato, a partire dall’anno scolastico 2017/18, la realizzazione di un progetto sperimentale che coinvolga l’intero istituto, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di I grado.
DI COSA SI TRATTA:
Il progetto DADA è un’innovazione pedagogico organizzativa, già in atto in diversi paesi europei e sempre più diffusa sul territorio nazionale. Prevede un passaggio dall’aula tradizionalmente assegnata alla classe ad ambienti di apprendimento per così dire “tematici”: ogni aula viene assegnate a uno o due docenti della stessa disciplina, con gli alunni che si muovono di aula in aula mentre i professori rimangono nello stesso spazio, aspettando i ragazzi al cambio dell’ora.
Nella scuola dell’infanzia e primaria prevede la creazione di ambienti laboratoriali aggiuntivi dove settimanalmente gli alunni sperimentano una didattica attiva per creare occasioni di apprendimento che possano facilitano il confronto tra gli allievi sullo sviluppo e l’esito di esperimenti concreti.
PERCHÉ QUESTO PROGETTO
• Perché secondo quando affermano le neuroscienze, lo spostamento rappresenta un fattore energizzante per gli studenti, stimolando la capacità di concentrazione e rendendo più significativo l’apprendimento. Secondo alcuni scienziati il modo migliore per attivare la mente (le sue cognizioni e le sue emozioni) sarebbe mantenere in movimento, anche leggero, il corpo.
• Perché nasce dall’esigenza di valorizzare l’eccellenza del nostro sistema educativo, con l’obiettivo di superare modelli formativi di tipo trasmissivo, sostanzialmente passivi, che mostrano la loro inadeguatezza di fronte alle sfide attuali.
• Perché trovarsi in una situazione ambientale differente consente all’alunno di vivere una esperienza didattica attraverso un’energia rinnovata ad ogni cambio di disciplina.
• Perché la classe diventa lo spazio del docente, uno spazio fluido e velocemente adattabile alle diverse esigenze. È possibile personalizzare gli arredi, l’organizzazione spaziale, le strumentazioni presenti, rendendo l’insegnamento più funzionale alle caratteristiche della specifica disciplina insegnata.
• Perché è così possibile progettare insieme agli alunni uno spazio, oltre che funzionale, anche gradevole e accogliente, dove l’esperienza didattica rappresenta un’esperienza da vivere più piacevolmente.
• Perché progettare e realizzare un ambiente, responsabilizza gli alunni nei confronti di un ambiente vissuto come “proprio”.
• Perché si favorisce l’apprendimento laboratoriale e cooperativo e un apprendimento attivo, dove gli studenti possano divenire gli attori principali ed essere motivati nella costruzione dei loro saperi.
• Perché si vuole favorire un innalzamento dei livelli di apprendimento, con il superamento di modelli educativi di tipo trasmissivo volte essenzialmente allo sviluppo delle conoscenze, attraverso un’attività laboratoriale che possa favorire lo sviluppo delle competenze.
COME SI REALIZZA
Per realizzare il progetto Dada è stato necessario ripensare integralmente lo spazio educativo, individuando ogni dipartimento disciplinare con un colore preciso ed una sigla di riferimento, facendo così in modo che l’aspetto visivo sia da guida, partendo dai laboratori già esistenti. Questi ultimi sono diventati parte integrante delle attività curricolari, mentre le restanti aule sono state via via corredate da tecnologie 2.0, dotazioni informatiche, arredi modulari per la creazione di un ambiente di apprendimento funzionale a favorire didattiche basate sulla logica costruttivistica, collaborativa ed inclusiva.
Per la realizzazione concreta del progetto siamo partiti da esperienze diffuse sul territorio, citiamo il Liceo Kennedy, il Liceo Labriola, il Liceo Volterra, tutte scuole di Roma, ed inoltre abbiamo studiato altre esperienze diffuse sul territorio nazionale ed internazionale. Abbiamo effettuato una profonda analisi della nostra scuola ed elaborato delle idee, consapevoli di ciò che dovevamo fare per la meta che volevamo raggiungere. Sappiamo che in questo primo anno non tutte le classi e tutti gli spazi saranno attrezzati con il giusto setting, ma al contempo siamo ad un buon punto per progettare e migliorare le nostre aule, i nostri arredi, le nostre attrezzature tecnologiche. Questa riorganizzazione degli spazi comporta il considerare aspetti come la gestione degli spostamenti degli studenti (considerando le differenze di autonomia di ciascuno) e la programmazione degli orari delle lezioni, che deve tenere conto della dislocazione delle aule laboratorio nell’edificio scolastico e quindi dei tempi per il passaggio da un’aula all’altra. Ad uopo è stato elaborato un regolamento per gestire questi aspetti.È stato necessario inoltre individuare modalità concrete per la gestione del materiale scolastico (libri, quaderni, zaini) con circolari che indichino con precisione in quale modo poter garantire gli spostamenti e al contempo la fruizione del materiale scolastico, cominciando a pensare per il prossimo futuro alla possibilità di utilizzare libri completamente digitali su device o la possibilità di dotare la scuola di arredi (ad es. armadietti) per la custodia degli oggetti degli studenti.
CHI E’ COINVOLTO
Presupposto indispensabile per il conseguimento degli obiettivi previsti è la condivisione forte, nella comunità educativa (docenti, personale Ata, alunni e famiglie), di intenti e prospettive, così da raccogliere con entusiasmo le rinnovate sfide:
• professionale per i docenti e il personale Ata;
• motivazionale per gli studenti;
• di partecipazione alla vita scolastica dei propri figli per le famiglie.
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
CLASSI senza AULE. Organizzazione della scuola media in ambienti di apprendimento
Le aule dove si spostano gli alunni, anche i corridoi servono per l'apprendimento. Il video
http://www.educationduepuntozero.it/organizzazione-della-scuola/10-40183052184.shtml